Appena ho letto il titolo mi sono subito incuriosita: l’autore, Vincenzo Trama, è un un giovane scrittore milanese che sa bene cosa e come scrivere.
“Se fossi postumo sarei (Ba)ricco” , Edizioni Il Foglio Letterario, è un romanzo che nasce in periferia, dove la pianura si corrompe col cemento; il protagonista è un aspirante scrittore tenta di capire come poter diventare edito senza per questo chiedere un crowfunding tra i propri follower sostenuto da un decente hashtag. Lo guiderà in questa impresa Mombu, sedicente autore e critico contemporaneo con il vizio dell’insulto.
Tra un’ermeneutica e un Negroni, l’improbabile vicenda di due sognatori che scoprono il metodo infallibile per promuoversi nel magico mondo delle lettere: morire.
Uno scrittore è prima di tutto un lettore: credo che questa affermazione sia condivisibile da molti. Quali sono i tuoi pilastri letterari?
Il nostro patrimonio letterario è enorme e, per quanto sia difficile, cerco di attingere a piene mani dalla tradizione miscelandola con la lettura dei contemporanei italiani che reputo di un certo valore narrativo.
Fino a oggi hai scritto principalmente racconti (una forma narrativa che apprezzo moltissimo), cosa ti ha spinto a scrivere il tuo primo romanzo?
Com’è nato il libro? Puoi raccontare la sua genesi? C’è stata un’immagine particolare che ti ha colpito? Un personaggio che è venuto a bussare alla tua porta?
Cinema e musica: quanto influenzano il tuo immaginario creativo?
Tanto la musica, meno il cinema. Ho l’abitudine di scrivere ascoltando sempre parecchia musica, specie durante le diverse revisioni del testo. Quando poi un pezzo mi sembra ben riuscito non ho problemi a pogare in casa da solo sparando a palla la musica dallo stereo, con grande gioia dei vicini. Da sempre amo musica che sia alienante, capace di disturbare e di rompere con gli schemi. Black metal: il sangue nero di Satana, sempre edito con Il Foglio Letterario è un omaggio a questo modo di vedere non solo la musica, ma anche la vita. Dire e fare le cose per come le si pensano, senza preoccuparsi del giudizio altrui, anche se può sembrare follia.
Presentazioni in programma? Dove possiamo acquistare il tuo libro?
Per le presentazioni sfondi una porta aperta: per ora di certo ho una data a Torrita di Siena nell’ambito della rassegna Borgo dei libri nel mese di maggio, ma se qualcuno avesse voglia o solo curiosità di sapere di cosa parla più nello specifico il mio libro io sono ben contento di spostarmi per leggerne qualche pagina. Ora più che mai sono convinto che una delle poche armi a disposizione che abbiamo in un mondo sempre più virtuale sia quello di incontrarsi, di stringere rapporti e legami reali, soprattutto in termini di cultura. Insomma, chi mi invita?