Tipi da Ziggy’s: Melissa Marchi

Questo mese vi presentiamo una tipa davvero tosta: la giovane talentuosa cantante e graphic designer toscana Melissa Marchi.

melissa

Quando nasce il tuo amore per la musica?

Da piccola. Difficile dirlo con precisione. Sicuramente il fatto di avere una famiglia amante della musica ha influito molto. Credo che la prima volta che ho provato un qualcosa di strano, strano perché mai percepito prima di allora con quella stessa intensità, sensazione che ora chiamerei spensieratezza, felicità, immersione mentale e fisica totale, ero seduta nel giardino che dà sulla piscina dell’hotel; era sera, le luci soffuse, una piccola folla dietro di me che parlottava ed ascoltava, senza troppa attenzione, due musicisti che erano venuti ad animare quella fresca serata d’estate. Mi vergogno un po’ a dirlo…stavano suonando ed intonando “Io Vagabondo” (ebbene si, adoravo quel brano) ed io ero li davanti a loro, completamente immersa nella canzone, ad occhi chiusi, che mi dondolavo sul ciglio della panca e cantavo con molta enfasi, ma anche una sottile linea di malinconia, questo pezzo che già conoscevo…anche se lo cantavo così: “Io vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro, soldi in FACCIA (!) non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio…”  🙂
Si, già a quell’età (credo intorno ai 5-6 anni) dimostravo di avere un piccolo problemino con le parole. In famiglia iniziai ad esternare questa mia attrazione verso la musica. Mio babbo ne è un grande appassionato e aveva accolto bene tutte le mie domande; mi parlava delle sue idee in fatti musicali…mi ricordo che mi faceva ascoltare molto Lucio Battisti, poi Jimi Hendrix, i Cream, i Led Zeppelin.

La musica è la tua passione più forte?

Domanda tosta; almeno per me. Non lo so. Se per passione si intende una sensazione viscerale che ti prende tutto il corpo, te lo fa vibrare, sensazione che ti stacca da terra e quasi dalla realtà, di gratitudine per quello che senti, che provi nel momento in cui sei dentro la musica, quando fai uscire le note da dentro il tuo corpo, attraverso le corde vocali, le labbra, ma tutto dentro di te è partecipe, note che escono magicamente fuori provocando tutto questo caos liberatorio…direi semplicemente, sì. Nessun’altra cosa mi fa percepire la mia “anima vera” in questo modo. Istinto, il mio vero istinto che esce…e poi…poi c’è la realtà della vita di tutti i giorni, gli anni passano, ci sono le decisioni da prendere, gli sbagli, le batoste, quelle delle amicizie, degli amori, dei legami, che mi hanno fatto dimenticare pian piano, senza rendermene conto, questa mia natura originale, che, per quanto pura, è bellissima. E probabilmente, purtroppo, diventando adulta, tendo a dimenticarmelo troppo spesso quanto si può stare bene con così poco.

melissa marchi cantante

Il tuo sogno in soffitta?

Rieccoci lì. Ele…con questa intervista mi stai facendo venire i rimorsi. Ahhaha…a parte questo piccolo sfogo emotivo. Il mio sogno è sempre stato quello di poter vivere di quello che mi piace. Quindi di musica, di arte, di progetti, di libri, di viaggi, di persone. In questo momento sono affamata di nuove scoperte, nuove esperienze, nuovi ambienti, nuove facce, nuove parole e visioni che mi possono aprire la mente. Sono curiosa ed impaziente. La monotonia mi uccide. Ho voglia di cambiamenti. Spero di essere abbastanza determinata e di avere il coraggio di seguire il mio istinto, senza avere le certezze o le sicurezze, che, banalmente, ti fanno stare tranquilla nel quotidiano, ma che a lungo andare ti fanno dimenticare i veri sogni.
I tuoi progetti degni di nota?

Sicuramente quello più sofferto, più sudato, più appassionante per quanto estenuante è stata la mia tesi di laurea “LOVE is in the HAIR-Miti allo Specchio” (specifico: diploma di primo livello in Design, =) non sia mai che qualcuno si potesse offendere). Un progetto che parte da una lunga ricerca su un materiale molto curioso: i capelli. Dico curioso perché di facce sconcertate ed espressioni stupite ne ho viste molte quando mi capitava di dire ad amici, parenti, professori, sconosciuti e/o professionisti, di aver pensato proprio ai capelli, come punto di partenza per la mia tesi.
Alla fine ne è uscito un lavoro molto puntiglioso, una ricerca infinita sull’universo capelli.
Anche se l’uomo contemporaneo, solitamente, quando pensa ai capelli si immagina cose frivole e che riguardano l’aspetto puramente esteriore, non si rende conto che sta valutando l’argomento con molta superficialità. Io stessa, man mano che procedevo a scrutare attentamente tutti i documenti, i testi, le storie e qualsiasi altra cosa potesse toccare l’argomento, mi stupivo della quantità di “rami” che i capelli andavano a toccare. Dall’inizio della storia dell’uomo, l’evoluzione della specie, fino alla nascita dell’ornamento e della modificazione corporea, avvicinandosi sempre di più al più recente culto della bellezza, la passione sfrenata per la propria immagine, ma anche quella di altri, che diventa vero e proprio feticismo (pensiamo al mito di Narciso o al culto delle star, delle icone, dei miti). Senza omettere (e come avrei potuto farlo, dovendoli utilizzare come materiale?) la biologia di essi. Ho anche scoperto che sono moltissimi gli artisti in tutto il mondo che utilizzano o che si fanno semplicemente ispirare da questo materiale. Alla fine ho fatto una riflessione sull’individuo; come si vede, perché si “traveste”, come si presenta in società, quale maschera indossa? Tutte riflessioni che andavano sottilmente ad unirsi, e non è stato immediato capirlo, in un unico oggetto che ha potuto permettere tutta questa evoluzione estetica, ma anche psicologica: lo specchio.
Morale della favola: una serie di specchi autoprodotti, dalla forma ovale, forma che riprende in maniera standardizzata il viso, sui quali spicca una capigliatura vera e propria. Capigliature scelte non a caso: capelli che hanno fatto la storia, che hanno delineato e fatto imprimere nella nostra mente un personaggio, un mito: Einstein, Amy Winehouse, i Beatles, Marylin Monroe, Louise Brooks, David Bowie ed altri. I capelli li ho inglobati in resina e li ho raccolti dai parrucchieri (gentilissimi) che al giorno ne buttano via una media di un mezzo chilo (e qui si apre un altro capitolo sui rifiuti e sul riuso). Li ho pettinati, all’occorrenza colorati.
I capelli di individui qualunque si ritrovano così a rappresentare una di quelle figure mitiche, che non erano altro che persone, che sono state percepite quasi come divinità da noi “comuni mortali”. In realtà ci sono un sacco di altri motivi per cui sono andata a sviluppare proprio questo oggetto, un oggetto bastardo che sta tra arte e design, uno specchio che ti fa porre delle domande e che ti interroga, più di quanto uno specchio non possa già fare…e che se siete abbastanza curiosi avrete voglia di leggerli qui.

love is in the hair

 

Visto che mi sono dilungata un po’ troppo su “LOVE is in the HAIR- Miti allo Specchio”, parlerò troppo brevemente di questo progetto musicale che sta praticamente nascendo.
Attualmente sono la voce degli StripHop, recentissima formazione nella quale ritrovo amico e collega (musicalmente parlando) di vecchia data, Federico Venturini; facciamo musica elettronica, trip hop, ambient. Solitamente nei locali dove suoniamo proponiamo molte cover ma anche pezzi nuovi. Geeno&TheGenerator (cercatelo su Facebook!), pseudonimo di Gianluca Ferri, è il maggior fautore del progetto dei pezzi inediti, che attualmente si sviluppano dalle sue basi ed i suoi testi. Tracce che potrete trovare ed ascoltare qui: in questo pezzo sentirete la chitarra di Daniele Messina meglio conosciuto come “Il Messo”, nonché il basso di Marco “Il Frulle Frulletti”, e non per ultima, la mia voce.

Dopo e solo dopo aver ascoltato questa canzone, fate un salto sulla pagina di SanVincenzo4U, su Facebook, pagina di promozione del territorio ed informazione turistica, fatta da volontari cittadini per i turisti e per chiunque si trovi da queste parti della Toscana; faccio parte anche di questo “social-progetto” partito ad inizio estate e che, son sicura, andrà a svilupparsi sempre meglio.

La citazione che più ti rappresenta?

Non so se mi rappresenta ma ci sono molto affezionata:

“La cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quando lunga, basta che sia favolosa” Freddie Mercury

Questa invece va di pari passo con quello che mi passa nella testa ultimamente:

“Tra vent’anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto. Quindi sciogli gli ormeggi, naviga lontano dal porto sicuro. Cattura i venti delle opportunità nelle tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.” Mark Twain
Dove ti ascolteremo o vedremo prossimamente?

Se proprio avete l’esigenza immane di volermi vedere dal vivo =) (non intendo dal vivo cantando, purtroppo in questo periodo non ho nessuna data in programma con gli StripHop), potrete fare un salto alla Tonic a Livorno, fantastica Web Agency dove occuperò la “postazione” (al pc, con tanto di viso vitreo e occhialoni da vista) di Web Graphic Designer Junior. Sono davvero entusiasta di questa opportunità che mi hanno dato!! Finalmente una nuova esperienza, non solo lavorativa ma anche umana; l’ imparare cose nuove e che mi piacciono…quella famosa voglia di cambiamento e novità di cui parlavo prima. Pian piano si smuove qualcosa!
Altrimenti passate a trovarmi sul mio profilo Facebook; lì posto sempre novità sulle serate live o cose che mi riguardano (oltre che tante, ma non troppe, cazzate!) =D

Grazie Elena per questa intervista…hai smosso alcune “robe” interiori che cercavo di tenere tutte per me, molte di queste nascoste, quasi invisibili, ma che invece, essendomi aperta con sincerità alle tue domande, sono riaffiorate in superficie. Grazie davvero, è stato un piacere essere la tua “personaggia” del mese 😉

 

Grazie a te Melissa, è stato un piacere averti qui. Io e lo Ziggy’s Cafè ti auguriamo tutto il meglio!

Ti terremo d’occhio e speriamo che tu torni presto a trovarci con i tuoi nuovi interessanti progetti! 😉

 

One thought on “Tipi da Ziggy’s: Melissa Marchi

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