Gente da bar

Racconto tratto dal libro “Gente di un certo (DIS)livello, manuale di sopravvivenza nella giungla metropolitana” – di Elena Ciurli

“Alleggeriamo adesso il nostro spirito con una panoramica su questa simpatica categoria di Gente. La Gente da Bar è quella che la casa è un albergo. La Gente da Bar è sempre al bar, ovviamente. Gli amici del bar sono la sua famiglia e dato che ha impiegato un considerevole lasso di tempo per entrare nel loro giro, si sente molto fiero della sua posizione.

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Gente Corrotta

Della Gente Corrotta non se ne può parlare troppo. Per questa categoria è più quello che non devi, rispetto a ciò che devi dire. Perciò diremo e non diremo, o meglio diremo senza dire, per usare il loro linguaggio.
Dalla politica globale a quella locale, dall’industria all’artigianato, dal bosco alla riviera, la Gente Corrotta è davvero bene e subdolamente inserita in società e spesso si maschera dietro falsi sorrisi a 35000 denti (marci).

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Illustrazione: Diego Dari

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Gente di un certo (dis)livello

Una cosa è certa: io non voglio essere tra la Gente e nemmeno tu probabilmente.

Forse speri di essere unico e speciale, ma non è così. Non ricordi più il momento in cui hai iniziato a volerti distinguere, era tanto semplice alle elementari indossare il grembiule dello stesso colore degli altri, invece poi hai sentito il bisogno, quasi fisiologico, di essere oltre. Anche tu, però, quasi di sicuro, non hai fatto i conti con quell’entità infinita quale è la Gente.

people are strange Continua a leggere

Gente da balera

Ecco un altro racconto tratto dal libro “Gente di un certo (dis) livello –  Manuale di sopravvivenza nella giungla metropolitana”.

La Gente da Balera abbraccia la vita con lucidi pantaloni di raso e abiti traboccanti di pailettes. Ha un’età indefinita, ma è sicuramente giovane dentro.
Le donne da Balera nascondono la propria carta d’identità come un tesoro, solo all’anagrafe sanno. Esse affermano infatti di avere 50 anni ormai da oltre una decade.
Gli uomini da Balera hanno invece, come tratto distintivo, i capelli tinti di un rosso rame tendente al ruggine, talvolta accompagnato da estrosi toupe’ ricci o leggermente ondulati.

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Gente da supermercato

PUBBLICITA’ REGRESSO: Ecco un altro racconto tratto dal libro “Gente di un certo (dis) livello –  Manuale di sopravvivenza nella giungla metropolitana”, di Elena Ciurli. Se non l’avete ancora comprato, potete sempre farlo adesso, se non vi piacerà avrete della carta in più nei momenti di emergenza ;-).

La Gente da Supermercato ha un unico obiettivo: trascorrere più tempo possibile all’interno del suo habitat preferito. Barattoli e fustini di detersivo danno loro sicurezza e benessere psico-fisico.
La G.d.S non può essere definita tale se non in abbinamento al carrello; vero e proprio prolungamento corporeo dei nostri amici, ne alimenta l’ego fagocitando tonnellate di spesa.
gente-da-supermercatoLa Gente da Supermercato conosce tutte le offerte della pasta, colleziona i punti di ogni marca di merendina esistente, ma soprattutto, conosce i nomi da nubile di tutte le cassiere del supermercato.
La cassiera è una figura ambivalente: da un lato, è amichevole e rassicurante, quando svela loro luoghi remoti del supermercato dove scovare prodotti speciali; dall’altro, provano nei confronti di questo personaggio, un vero e proprio odio: al momento di pagare. Quando hanno terminato la spesa e si avvicinano alla barriera casse, capiscono che per loro è finita, ancora qualche altra scannerizzata di codice a barre e saranno di nuovo all’inferno.
La G.d.S almeno una volta ha sognato di rimanere imprigionata all’interno del negozio dopo la chiusura. Quale sublime notte sarebbe quella trascorsa in mezzo a montagne di scaffali e scatole?
Essi adorano entrare nel supermercato all’ora di apertura: pur di essere i primi clienti attendono dall’alba il fatidico momento, portando da casa thèrmos di caffè e brioches calde.
Avendo la necessità fisica di andare a far la spesa più volte al giorno, dimenticano volutamente almeno un oggetto da acquistare, così che possano giustificare questa loro dipendenza agli occhi di familiari e amici.
Un’altra entità molto importante per i nostri è il Dio del Supermercato. Quando il Dio parla, la G.d.S socchiude gli occhi in segno di raccoglimento:
”Si prega la gentile clientela di avvicinarsi alla barriera casse”.
La spesa è finita e se ne vanno beati, attendendo con ansia l’alba per la loro nuova dose quotidiana.

Consiglio musicale: a tutto volume la canzone ”Lost in the supermarket”, The Clash, ”London Calling”, 1979
La nostra dritta:
Vai al supermercato solo 1 volta alla settimana, almeno per 3 settimane; quando ciò avverrà, però, dovrai avere sempre un testimone, che segua, con te, la lista della spesa. Eviterai, così, le tue false dimenticanze. Infine: distruggi tutta la collezione di giornalini promozionali che accumuli dal febbraio del 1982.
Se ci riuscirai per te sarà l’inizio di una nuova vita.