Ricordo bene quando spedivo le mie cartoline agli amici durante le vacanze estive.
Ero poco più che bambina. Le sceglievo con cura e non facevo un copia e incolla di saluti, ma scrivevo pensando proprio a quella persona, ai suoi gusti, alla nostra amicizia. Era bello tornare a casa e vedere poi le tue cartoline appese nelle camere dei compagni di scuola o dentro i diari dei tuoi amici.
Ancor più bello forse, però, era riceverle. Aprire la cassetta della posta e non trovare solo bollette o cartelle di Equitalia, ma una lettera o una cartolina indirizzata a te. Quel caro amico che aspettavi da tempo insomma.

Oggi non scrive più nessuno, almeno su carta. Abbiamo a disposizione ogni tipo di supporto tecnologico per inviare messaggi e non usiamo più questa forma di comunicazione così intima e affascinante che è lo scambio epistolare.
E’ stato bello scoprire il progetto Postcrossing, un vero e proprio colpo di fulmine. C’è ancora chi si scrive cartoline per il piacere di dare e ricevere, per conoscere nuove persone da un capo all’altro del mondo.
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