L’appuntamento di luglio della rubrica “Scrittura a tu per tu” è dedicato ad un genere letterario a me molto caro, insieme al noir e all’horror. La domanda è: come si scrive un racconto thriller? Lo scrittore che è venuto a trovarci per risolvere questo enigma è il toscanissimo Alessandro Ciampi.
Non credo che ci sia una tecnica precisa ed universale; la scrittura è una forma d’arte talmente introspettiva che ogni autore e autrice utilizza un proprio metodo di lavoro per venirne a capo.
Intanto è necessario avere in testa una sorta di scheletro o intelaiatura della storia, un inizio da cui partire e possibilmente una fine.
Ciò che prenderà forma tra l’inizio e la fine, non sempre può essere pianificato con assoluta precisione. Scrivere è un po’ come vivere, ovvero non sai mai che cosa accadrà domani.
Scrivere un racconto thriller, i fondamentali
• Creare uno o più personaggi principali che interagiranno tra loro, cercando di descriverli sia dal punto di vista fisico, sia da quello psicologico. Questo per far si che i personaggi possano prendere vita e rimanere scolpiti nella mente del lettore. Per creare i personaggi del proprio thriller, credo sia necessario prendere spunti dalla vita reale e inserire all’interno della propria storia, anche persone vere (magari cambiando nomi). Questo renderà i personaggi più realistici possibile.
• Per quanto riguarda i personaggi, è necessario suddividerli in buoni e cattivi; questo darà il giusto equilibrio alla storia.
• E’ ovvio che nessuno nasce scrittore, quindi per creare il proprio stile, è necessario prendere spunti dai propri autori preferiti, leggere, leggere e ancora leggere. Credo che soltanto così si possa crescere dal punto di vista artistico e migliorare la propria tecnica, cercando di capire i segreti dei maestri che ci hanno fatto appassionare al genere thriller.
• Il delitto o l’evento paranormale deve essere svelato lentamente e bisogna utilizzare l’effetto del “vedo non vedo” ovvero, lasciar credere al lettore che la soluzione sia vicina, a tratti anche ovvia e scontata ma ad un certo punto della storia, capovolgere gli eventi e fare assumere alla storia un brusco cambio di rotta.
• A questo proposito, è necessario tenere in considerazione anche il ritmo, ovvero alternare momenti di suspense a momenti di calma, in modo da incuriosire il lettore e metterlo in condizione di non “vedere l’ora” di arrivare all’ultima pagina per scoprire come va a finire.
• La location è importantissima; io consiglio una città che si conosca bene, magari un piccolo paesino di provincia che si presta perfettamente ad essere sconvolto da un delitto o ad esempio, da un fenomeno paranormale. Una location di questo tipo è importante soprattutto per l’autore che si troverà facilitato nelle descrizioni e metterà ulteriore curiosità in potenziali futuri lettori che abitano in tali zone.
Alessandro Ciampi: nota d’autore
Nato a Pescia (PT), Alessandro Ciampi vive in Toscana a Badia Pozzeveri con la moglie, le tre figlie e la gatta Joyce. Grande appassionato di auto d’epoca e chitarrista country, ha pubblicato 3 romanzi thriller: “La stella dei morti”, “L’inizio della fine” (Massarosa, 2013) e “Luce nera, il quadro del Demonio” (Carmignani Editrice). Curatore della collana “Progetto Pulsar”, ha un profilo Facebook relativo alle sue opere letterarie.