di Alessio Cattelan*
Sentivo al tg che Renzi è un nuovo modo di fare politica perché tiene le mani in tasca, ha il pc sempre acceso e scrive gli sms col pollice e non con l’indice.
È la nuova generazione della politica.
Leggevo Big Sur di Kerouac e ho trovato questa frase:
“Siamo tutti d’accordo che è troppo per poterci star dietro, che siamo circondati dalla vita, che non ce la faremo mai a capirla, così ci concentriamo a tracannare scotch dalla bottiglia e quando è vuota schizzo fuori dalla macchina a comprarne un’altra, punto.”
E penso a Jumbo. Al mio amico Jumbo che mi accompagna su e giù per l’alfabeto in quasi tutti i miei racconti.
Al mio amico Jumbo, personaggio idealizzato, come tutto quello che la mia mente sfiora, come un re Mida di illusione e delusione.
Al mio amico Jumbo che ho assegnato al ruolo di portabandiera di questa generazione disillusa, cresciuta e allattata dalla Disney. Questa generazione che mi fa pensare che noi non siamo affatto circondati dalla vita, siamo scappati e adesso siamo circondati da schermi in 3D ad alta definizione su cui scorre una falsa rappresentazione della vita.
Una rappresentazione che conosciamo benissimo e proprio per questo ci da sicurezza, della quale possiamo immaginare le battute e le azioni dei personaggi prima che questi le recitino.
E scendiamo a tracannare bottiglie di scotch per avere scuse e coraggio per far accadere qualcosa. O forse perché dobbiamo, così fanno i personaggi sugli schermi e noi non dobbiamo essere da meno. O forse perché non vogliamo accorgerci che non stiamo vivendo. E ci fa male.
*Grazie Alessio per essere stato ancora nostro ospite, torna a trovarci e raccontaci altre storie. Ti aspettiamo