So 80’s!

Che cosa è rimasto di questi anni ’80? Molto; o almeno così pare a giudicare dal fermento nella scena musicale di questi ultimi tempi. I risultati sono più o meno originali; talvolta si tratta di soluzioni condite da giovani e attuali idee, ma più spesso di prodotti confezionati ad hoc, pronti ad essere divorati dal mercato, rifacimenti in brutta copia dei grandi che furono.

musica new wave anni 80

bauhausBisogna  dirlo, questi anni ’80 mi piacciono proprio, così eccessivi e colorati, ma anche densi di colori scuri,  sentimenti malinconici e alienazione esistenziale.

Prima di dare uno sguardo alla scena attuale, è opportuno capire che cosa siano stati a livello musicale gli anni ’80. Non sono solo il sinth-pop e la disco, che sono spesso  i  generi riconducibili dalla massa a quella decade, ma anche una giovane e travolgente onda, la new wave, ha caratterizzato gli anni ’80. La new wave è un movimento culturale e musicale estremamente complesso, ricchissimo di spunti, di tendenze che hanno traghettato la musica rock, attraverso un terremoto di riassestamento determinato dal punk. Sono diversi i generi che si mescolato all’interno della corrente new wave : si và dall’elettronica dei maestri indiscussi Kraftwerk, fonte di ispirazione per gruppi come Depeche ModeNew Order e Nine Inch Nails poi ; al dark-punk di Siouxie and the Banshees e Sisters of Mercy, con i loro leader carismatici e dalle voci oscure, così come i Bauhaus, il cui frontman, il misterioso Peter Murphy,  nel corso dei concerti mette in atto performances quasi teatrali e fortemente decadenti. Sicuramente, però, il gruppo più rappresentativo è quello dell’indimenticabile Ian Curtis, i Joy Division, che, con soli due album, Unknown pleasures (1979) e Closer (1980), ha descritto in maniera efficace il sentimento dark.

Ian CurtisPaesaggi tetri, il legame profondo tra Eros e Thanatos, ma anche l’alienazione esistenziale, il disagio sociale, sono i temi che caratterizzano la corrente dark, o per meglio dire, il goth, che nasce e si sviluppa in Inghilterra. Figlio del punk, ma meno arrabbiato, più disilluso e malinconico.

Un altro genere che caratterizza la new wave è il post-punk. Il  termine ‘post punk’ è ragionevolmente generico, in quanto, in esso, confluiscono forme espressive, che, pur riconducibili al movimento punk, si sviluppano con le soluzioni più svariate. Immediatamente dopo il ruggito del punk, molte delle bands che avevano intrapreso quel percorso hanno elaborato nuovi percorsi, sia a livello di contaminazioni tra vari generi, che di costruzione formale della canzone. Il post-punk nasce e prende forma negli States, a New York, dove Patti Smith pubblica Hey Joe/Piss Factory; questo disco influenzerà in maniera evidente la nuova scena musicale, dando vita a gruppi storici come i Talking Heads e i Television. La grande Patti Smith,  profetessa arrabbiata, sacra e maledetta degli anni Ottanta.

KraftwerkAltro genere che si sviluppa in quegli anni è l’elettronica, intesa come diverso  approccio con la musica, grazie ad un nuovo strumento espressivo: il sintetizzatore, arricchito dai suoni meccanici della batteria elettronica.

I padri di questo genere sono nati in Germania, luogo ideale per la sperimentazione e l’innovazione. Un nome molto significativo in questo senso è quello dei Kraftwerk, maestri di una perfetta sinergia tra  elettronica d’avanguardia ed electro- pop.

In Inghilterra i nuovi “fermenti elettronici” in campo musicale si amalgamano al suono di martelli pneumatici e primitive macchine cibernetiche, in due parole: Throbbing Gristle. Il loro linguaggio espressivo  è una sinergia di rumore e sonorità ipnotiche. Da ricordare il loro primo album “Second annual report” del ’77, per cui si conia il termine ‘musica industriale’. Nel filone industrial sono però i Cabaret Voltaire i veri “ esteti del rumore”: il loro sound  è all’apparenza caotico, ma profondamente equilibrato nel gusto estetico di amalgamare rumori e cantato, con un risultato dal sapore dadaista.

depeche modeInfine i Depeche Mode, gruppo principe della wave elettronica inglese, sono stati capaci di una superba evoluzione artistica nel corso degli anni e di una notevole influenza nell’attuale scena musicale. Partiti con due album piuttosto pop si spostano verso sonorità più complesse ed electro. L’album seguente, “Some great reward” (84), vira i loro orizzonti verso  l’elettronica più dura e sperimentale, una sorta di tecno-punk amalgamato ad armonie pop. E’ però nell’86 che creano il loro capolavoro:  “Black celebration”, in  cui i Depeche amalgamano le diverse sonorità che hanno caratterizzato la new wave, voce carismatica e oscura con affinamento della tecnica a livello di sperimentazione elettronica.Con questo significativo album siamo ormai al tramonto della scena new wave, alle soglie degli anni ’90, nel corso del quale si delineano nuovi percorsi.

Molti sono stati i nomi non citati, ma questo voleva essere solo uno sguardo al panorama musicale degli anni ’80, perché il passato ci serva a capire meglio il presente.

E adesso? Abbiamo ancora tanta voglia di anni ’80, o almeno così sembra, a giudicare dalla miriade di bands attualmente attive soprattutto in Usa e Inghilterra.

interpolUno dei più rappresentativi gruppi del filone “new-new wave” sono senza dubbio gli Interpol. Il loro sound si colloca nella wave della scena newyorkese e prende forma dall’influenza di grandi nomi come Smiths e Joy Division. Atmosfere dark e malinconiche accompagnate da testi convincenti e significativi; un songwriting che sarebbe degno dell’approvazione di un genio come Morrissey, storico frontman degli Smiths.

Sono attivi fin dal 1998, ma è solo nel 2001 che raggiungono il successo anche oltreoceano, anno nel quale pubblicano “Turn On The Bright Lights”, che conferma le loro capacità artistiche. Ultimo album “Our love to admire”, del 2007.

Altra band degna di nota sono gli Horrors. Originario dell’Essex, nell’Inghilterra orientale, il gruppo ha inciso 3 album, di cui l’ultimo uscito nel 2011. Gli Horrors si ispirano al passato, ma lo fanno in maniera abbastanza originale. Il successo arriva nel 2009 con “Primary colors”, sonorità oscure  che evocano nomi del calibro di Joy Division, Bauhaus e Virgin Prunes.

peachesUna citazione a parte, poi, la merita lo scandaloso personaggio di Peaches. Creatura così irresistibilmente Eighties, nell’accezione più eccessiva e trash dello stile di quegli anni. Da molti è considerata la paladina dell’electro-clash piu’ irriverente: aggressività e disinibizione dal sapore punk e sonorità scandite dal ritmo della batteria elettronica, con un cantato che si sposta dal rap (“The Teaches of Peaches”) a ruggiti in puro rock&roll style ( “Rock Show o “Kick it”, nella quale ha duettato col grande Iggy-Iguana-Pop). L’ultimo album, uscito nel 2009, dal titolo “I feel cream”, è un concentrato di pop, electro e battute trash.

Questi sono solo alcuni dei nomi tra i più famosi, la carrellata sarebbe molto più lunga. Le soluzioni convincenti, però, sembrano poche, o meglio, se avessimo voglia di ballare in una dance-hall, molte canzoni di queste bands sarebbero adattissime; specialmente se copiano senza originalità i loro maestri. Invece, se ci venisse il desiderio di godere del piacere estetico per qualcosa di originale, ma ispirato al passato, dovremmo cercare con cura e orecchio paziente.

ZIGGY’S CAFE’ TOP TRACKS

1-She’s in parties-Bauhaus

2-Disorder-Joy Division

3-Happy House-Siouxie And The Banshees

4-Lucretia, My Reflection-The Sisters of Mercy

5-Romeo’s Distress-Christian Death

6-Pretty Hate Machine-Nine Inch Nails

7-Ghostalk-Cabaret Voltaire

8-Computerwelt-Kraftwerk

9-Boys say go-Depeche Mode

10-Psychokiller-Talkin Heads

11-The Jesus and Mary Chaing-Just Like Honey

3 thoughts on “So 80’s!

  1. Anch’ io adoro la musica degli anni ’70 e ’80, soprattutto quella soul. A questo proposito, ti raccomando queste canzoni:

    Average White Band – Let’s go round again
    The Brothers Johnson – Stomp!
    The Commodores – Lady (you bring me up)
    Dan Hartman – Relight my fire
    Delegation – You and I
    Dynasty – Here I am
    George Duke – Shine on
    Odyssey – Going back to my roots
    Sharon Redd – Can you handle it?
    Skyy – Here’s to you
    Tavares – Heaven must be missing an angel
    Teena Marie – I need your lovin’

    Ascoltale: mi ringrazierai. : )

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